Azioni per lo sviluppo della scena creativa nell'area metropolitana di Pescara
Il 6 giugno abbiamo fatto un bell'incontro di verifica e approfondimento delle prospettive post-Booster. Presenti Anna Natali di Studiare Sviluppo/Ministero dello Sviluppo Economico, il Consigliere Comunale Imbastaro (anche consigliere del Cda del Comitato dei Giochi del Mediterraneo), Palmina Romano dell'Assessorato alle Politiche Comunitarie, Claudia Civitarese dell'Assessorato alla Cultura, Giulio Berghella e Umberto Palazzo dell'Associazione Pescara 2.0, Dino D'Onofrio e Pierpaolo Marinucci del Web&Music Festival e Comune di Francavilla, Vincenzo Andrietti del Soundlabs Festival e diversi responsabili di Enfap e Smile (enti di formazione che hanno promosso e gestito Booster), oltre ovviamente ad Alberto, Elisa e me.
Si è discusso delle quattro proposte “sul tavolo”: (1) un centro culturale, (2) eventi di dimensione sovralocale, (3) creare una rete wireless gratuita a Pescara che i creativi possano "riempire" di contenuti e progetti di comunicazione per la città, (4) formazione agli operatori e alla cittadinanza all'uso di strumenti collaborativi web-based per la progettazione partecipata.
L'opinione condivisa da tutti emersa dalla discussione è stata: tutte buone idee, da definire e dettagliare meglio, con un'attenzione particolare ai tempi. Alcune di queste sono possibili subito, altre a breve, altre ancora a medio-lungo termine, quindi si deve studiare un piano di azione che riesca a dare continuità al lavoro dell'associazione e che preveda allo stesso tempo una sua crescita graduale e sostenibile.
L'organizzazione di eventi e festival è sicuramente l'attività più velocemente realizzabile nell'immediato, a partire dal festival Pescara 2.0 di settembre e dall'appoggio che il Comitato dei Giochi del Mediterraneo sta confermando a quest'iniziativa (mancano il passaggio formale di approvazione che sarà fatto dopo la presentazione del progetto per iscritto). In questo ambito altra possibilità “concreta” appare la presentazione entro ottobre di un progetto di festival (il PEAM?) finanziato dal programma Cultura 2000 dell'Unione Europea (il comune di Pescara ha già esperianza di gestione di un progetto simile avendo promosso e gestito il festival Fuori Uso).
Per la terza e la quarta idee progettuali si è parlato in particolare dei possibili collegamenti con il progetto Citt@dino+ (che vede il comune di Francavilla come capofila di oltre 100 comuni abruzzesi) e con progetti di utilizzo della Mediateca del comune di Pescara (e di progettazione partecipata del quartiere nel quale è inserita) recentemente ristrutturata attraverso un progetto Urban.
Anna Natali ha infine sottolineato come il fatto avanzare ora queste proposte, dopo l'esperienza di un progetto partecipato partito dalla formazione, sia una grande forza anche agli occhi delle istituzioni (attente al proprio territorio), al contrario di quello che potrebbe essere invece per progetti nati “a rimorchio” di opportunità di finanziamenti esistenti.
Di questa forza è bene essere coscienti, noi per primi.
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