martedì 30 ottobre 2007

Palermo al WOMEX! Bella soddisfazione

Come tutti gli anni, la settimana scorsa sono andato al WOMEX (ne riferisco qui). A un certo punto, girando tra gli stand, me ne trovo davanti uno della città di Palermo. Lo presidiava Giovanni Callea, promoter palermitano di Kalsart, e aveva il suo bravo sampler di musica cittadina, e perfino un programma di tour support (da parte dell'AAPPT) per gli artisti palermitani che vanno in tour all'estero. Sembrava troppo bello per essere vero: a inizio anno avevo fatto all'AAPPT e alla Provincia una piccola consulenza (ne parlo qui), avevo messo insieme gli operatori della città, avevo organizzato una riunione nell'ufficio dell'assessore provinciale al turismo (che, per la cronaca, si chiama Salvatore Sammartano) e avevo concluso raccomandando di fare esattamente queste cose (puntare sulla world music, presenza al WOMEX, sampler, integrazione con il marketing territoriale, tour support) con queste modalità (cioè affidandole ai promoter più vispi, come Giovanni, non mantenendole in carico all'ente pubblico).

E lui mi ha dato retta. Così, come niente. Ma allora funziona! Sono belle soddisfazioni.

venerdì 26 ottobre 2007

A Correggio internet (wireless) gratis per tutti

Solo qualche giorno fa stavo facendo vedere ad Alberto un articolo del Corriere (simile a questo e questo) che diceva di come i progetti per dare l'accesso a internet wireless gratuito a tutta la cittadinanza avessero problemi di sostenibilità dei costi e stessero saltando o passando a soluzioni miste pubblico-privato / gratis-a pagamento...

e oggi mi arriva per email questa notizia... a volte il mio comune mi stupisce!

Se l'Agenzia Nazionale per i Giovani (programma comunitario Giuventù in azione) passerà il nostro progetto Correggio Mon Amour 2.0 (vedi per ora qui e qui), forse si potrà mettere in piedi qualche bella idea a riguardo... suggerimenti?


AGGIORNAMENTO DEL 31/10/2007
Il progetto Correggio Mon Amour 2.0 è stato approvato e finanziato!

giovedì 25 ottobre 2007

eChallenges 2007, si riparte

Stamattina ho presentato il mio paper. Tutto molto meglio del previsto, visto che Roger Wallis mi ha concesso ben 15 minuti per farlo. In realtà devo essergli riuscito simpatico, perché dopo abbiamo parlato ancora parecchio. Anche a me è molto simpatico, perché è una miniera di dati e aneddoti, e in più è uno dei pochi accademici di livello molto alto con una posizione apertamente contraria alla legislazione attuale sul copyright. Ho scoperto che è anche un compositore: 40 anni fa ha scritto addirittura una canzone per Eurovision contest!

Oggi ho diviso il mio tempo tra le sessioni sui media, spesso presiedute da Roger e affollate di suoi studenti, e quelle sui Living Labs, concetto al quale mi ha introdotto Luca Galli di Neos che mi interessa molto. Mi sento in dovere di capirne qualcosa, visto che sono membro del core team del Milano Living Lab... qualunque cosa questo significhi. Qualcosa sto capendo, anche se non sono del tutto sicuro che questa sia davvero la mia scena.

Una cosa che invece si capisce sempre meglio è che IBM ha completamente rinnovato la propria cultura aziendale. Oggi ho incrociato Richard Straub, francese very senior, consigliere alla presidenza, ed era tutto un "get the big picture", "open up" eccetera. Che roba... Big Blue che mi diventa un'azienda di fricchettoni californiani! Scherzi a parte, sarebbe interessante capire se anche in Italia hanno questo approccio: potrebbero essere alleati preziosi nella policy. Sono sicuro che Fiorello Cortiana ne sa di più, devo chiederglielo.

mercoledì 24 ottobre 2007

eChallenges 2007: prime impressioni

Sono a L'Aja per partecipare a eChallenges 2007, che è cominciata stamattina. Sulla carta è un grande convegno (e in effetti di carta ce n'è molta: ciascuno di noi ha ricevuto oltre 1500 pagine di libro che contengono tutti i paper presentati); di fatto per ora non ho trovato grandi nuove idee. Ci sono anche alcune cose che - a prima vista - sembrano discutibili: per esempio ho sentito alcune presentazioni che fanno capo a un progetto che si chiama Intelcities e sono rimasto abbastanza sconcertato. A Siena, a quanto pare, hanno usato la TV via cavo per trasmettere video sul Palio e, per questa via, "fare entrare le ICT nelle case degli anziani, a rischio di esclusione". Poi però salta fuori che gli anziani in questione non hnno il minimo interesse aai servizi interattivi, e in realtà la coesione sociale a Siena è fortissima, quindi non c'è nemmeno esclusione. Un'altra ricercatrice citava dati del 2004 per dire che in Italia le ICT sono usate nella sfera privata, non c'è partecipazione pubblica. Ho osservato che mi sembrava controintuitivo (nel paese dove un blogger porta 300.000 persone in piazza) e che, da quello che si capiva dalla presentazione, questi sondaggi facevano le domande sbagliate. Lei ha sgranato gli occhi: "Ma sono dati Censis!" (si è poi scoperto che i dati di survey erano mescolati con i risultati dei loro focus groups). Ma è questa la ricerca finanziata? Intelcities costa al contribuente europeo 11.4 MEuro...

Bello, invece, il contributo di George Pohle, VP di IBM, che raccontava come si siano resi conto che i modelli per l'innovazione si scaricano in strutture organizzative assai diverse. Identificava quattro archetipi: i mercati per le idee (Google), i leader visionari (Apple), il rigore (la maggior parte delle grandi organizzazioni, compresa IBM) e la collaborazione (IBM come vorrebbe diventare). Avevo già letto dell'Innovation Jam, ma fa abbastanza impressione sentire parlare di processi collaborativi per l'innovazione con 150.000 partecipanti da uno che c'è stato....

martedì 23 ottobre 2007

Bell'idea, ma funziona?

Influenzato da Giuseppe Granieri (un intellettuale che mi intriga molto negli ultimi tempi) e dalla sua unAcademy ho rinverdito il mio interesse per Second Life, dove sono ormai un "residente anziano" (ho creato il mio account giusto un anno fa) con il nome di Mr Volare. Mi piace moltissimo l'idea dei gruppi di studio e collaborazione spontanei in rete, con in più questo "tocco mondano" che ha SL: ci si dà appuntamento, magari si cambia la giacchetta all'avatar (le scarpe per le signorine), si aggiunge l'accessorio. La chat voce aggiunta da Linden Labs quest'estate, rende il tutto ancora più fruibile.

In teoria. In pratica stasera ho provato ad andare alla conferenza di Elvira Berlingieri sul diritto d'autore per i blogger ed è stato un assoluto disastro. Non per colpa di Elvira o dell'unAcademy: se devo trovare un colpevole, probabilmente è Philip Rose. Il client lavorava male, la connessione ci avrà messo del suo (sono in un albergo a L'Aia, e oltretutto mi costa 15 euro al giorno, mannaggia a loro). Il risultato era quasi buffo. Tutto un "mi senti? ma voi sentite?", un ritrovarsi seduti in uno spazio blu uniforme mentre tutto il mondo sparisce, un crashare e riavviare. La conferenza è finita e io ero ancora lì a riavviare.

Peccato, però, perché l'idea è proprio bella. Probabilmente ci vorrà il lancio di una piattaforma non proprietaria per fare un debugging vero e consegnare al mondo un browsing 3d che funzioni: non vedo l'ora, le applicazioni creative e non solo sono davvero tantissime.

lunedì 22 ottobre 2007

"Very interesting paper"

Mi ha scritto Roger Wallis! "Il" Roger Wallis, l'autore di Media Policy and Music Activity. La ragione è che lui presiederà la sessione di eChallenges 2007 dove presenterò un piccolo saggio. La mia tesi è che l'innovazione su prodotti e servizi hi tech nelle industrie creative (MMS, webTV, musica online per abbonamento...) fallisce troppo spesso perché è difficile costruire squadre di innovatori che capitalizzino la conoscenza di quei mercati (della musica, o del libro) per costruire communities. E Roger Wallis dice che il mio paper è very interesting... che soddisfazione!
Ah: il paper è qui:

venerdì 19 ottobre 2007

Non c'è dubbio: il blog funziona

Ieri l'altro abbiamo tenuto a Potenza l'incontro dei creativi lucani per il progetto Visioni Urbane. Il progetto sta andando bene, mi pare, e ne parlerò ancora molto sia qui che altrove. Quello che mi interessa segnalare qui è che il blog come strumento per gestire progetti di sviluppo locale ha decisamente "sfondato" nel caso di VU.

1. Il blog è un diario del progetto aggiornato in tempo reale. Questo è molto utile al gruppo che lavora a VU, e che comprende una quindicina di persone sparse tra Potenza, Matera, Roma, Milano e Modena. Le riunioni del gruppo sono rade e costose, sia in termini di tempo che in termini di costi, ma tutti leggono il blog tutti i giorni. Questo fa circolare le informazioni più rapidamente e agevola la costruzione di un sentire comune.

2.
Il nostro lavoro quotidiano fa audience per i creativi della Basilicata, che evidentemente si interessano di chi si interessa di loro. Il blog è andato online a metà settembre, senza che noi facessimo nessuna comunicazione a nessuno, e già faceva 300 visitatori e 600-1000 page views alla settimana. Lunedì 12 abbiamo mandato 50 mail ad altrettante associazioni culturali della Basilicata: con quella mail lanciavamo un incontro Ministero-Regione-scena creativa lucana (quello del 17 appunto) e aggiungevamo che avevamo messo in piedi un blog anche per comunicare con loro. I visitatori sono immediatamente raddoppiati, le page views triplicate.

La settimana 42 è ancora in corso, mi sembra prevedibile un altro record. :-)

3. Il blog permette la partecipazione in modo più continuo che non il vecchio sistema dell'organizzazione di incontri pubblici. Si legge, si clicca su "aggiungi un commento" e si dice la propria, in qualunque momento. L'incontro fisico è stato molto partecipato (oltre 60 iscritti, sala piena, forte partecipazione anche dei dirigenti regionali); ma il blog ha tirato su già 149 commenti. Solo ai post di e su ieri l'altro ne sono arrivati 36; inoltre altri cinque bloggers lucani presenti all'iniziativa hanno postato su di essa (e questo è il sesto post!)

4. Gli italiani (o almeno quelli che hanno a che fare con la creatività) sono tecnologicamente più raffinati di quanto si pensi. Nonostante avessimo specificato che qualunque metodo, dal piccione viaggiatore in su, fosse buono per iscriversi al nostro incontro, quasi tutti hanno scelto una strada quasi da Barcamp: lasciare un commento a un post intitolato "chi viene".

5. Il blog permette anche una partecipazione più "raffinata" aprendo di fatto agli utenti anche il dibattito metodologico. Giancarlo, dopo avermi chiesto di rendere disponibili le slides del mio intervento, fa una proposta per condurre la discussione:
Il mio consiglio è di studiare una soluzione che consenta di inserire vari ticket (esempio: criteri di partecipazione ai gruppi, modalità di costituzione degli stessi, proposte per i contenuti, idee per i contenuti, critiche sulla modalità, etc.) dove si discuta in maniera mirata di ciascun aspetto, in modo da non disperdersi ed arrivare già pronti al prossimo appuntamento. Quello che sta succedendo qui con le sensazioni sull’ “incontro di ottobre”, insomma, ma che si allarghi ad altri punti di interesse.
6. Il blog "apre" il processo di VU. Ci trovi le idee e le decisioni prese, ma anche i dubbi e le contraddizioni. Se nella comunicazione attraverso i mass media tu che comunichi sei il più figo e hai tutte le risposte, nella comunicazione in internet le debolezze vengono condivise e affrontate insieme dalla community. Questo finisce per avere l'effetto positivo che il consumatore (o l'utente della policy) vede ridotto il suo svantaggio informativo, e capisce che tu non stai tentando di fregarlo. Finisce per percepirti non come l'onnipotente Ministero dello Sviluppo, ma come un attore tra tanti, che può portare un po' di razionalità ma non lo scarica dalla responsabilità di affrontare i problemi. E questa è una percezione corretta. Scrive SirDrake:
Anche la scelta di raccontare tutto in tempo reale sul blog, sarà garanzia di trasparenza. Il percorso sarà tracciato, passo dopo passo, da tutti i partecipanti e nessuno alla fine potrà decidere qualcosa di diverso.
7. Infine, il blog facilita l'interazione peer-to-peer tra i destinatari della policy e non solo tra di essi e il policy maker, in questo caso il progetto Visioni Urbane. Commentando l'incontro Antonello scrive:
Lancio subito un’idea.
Vorrei girare un documentario con i mezzi della Noeltan Film e il Potenza Film Festival su quanto stiamo mettendo in piedi. Qualcuno è disposto a darmi una mano sia creativa che di piattaforma? Noi abbiamo uno spazio da tempo su youtube (date un’occhiata a http://www.youtube.com/noeltanfilm), che potrebbe essere una delle piattaforme, ma lancio un appello a tutti i bloggers frank scaringi, lucaniasocial e quanti possano partecipare a costruire un “documento” importante: giancarlino riviezzi e la sua mitica crew di informatici, alberto, filippo (il ragazzo che ci ha intervistati tutti),vito epifania e tutti quelli che ancora non conosco.
Insomma, il battesimo del fuoco del blog come strumento dei progetti di sviluppo locale mi sembra andato molto bene. User generated policy? Vedremo...

mercoledì 17 ottobre 2007

The Times They Are A-Changin'?

[segue da post precedente]

Da fine settembre in poi sono però tornate ad arrivare, finalmente, anche "energie positive" su Booster:
-Giovanna (un'allieva dei corsi) ci ha scritto una mail fiume dicendo e chiedendo di non mollare (e la stessa cosa hanno fatto altri allievi incontrati a Pescara dopo le ultime riunioni);
-Filippo Tantillo dell'ISFOL ci ha confermato l'interesse e la volontà espressa da parte dell'Accademia dell'Immagine de L'Aquila (oltre che sua personale) di accogliere la nostra proposta e realizzare un video che racconti Booster (diretto da lui e dai suoi allievi), ci ha incitato a rimanere nel progetto e a cercare di realizzare ciò che è possibile ("sarebbe un peccato...") e su richiesta di Alberto ci ha messo anche in contatto con i responsabili ISFOL per i progetti in Abruzzo...;
-abbiamo trovato (grazie all'Isfol) finalmente un contatto vero con un "operativo" (co.co.co) regionale. La "storia" è la solita: lui è un appassionato di musica e conosce (musicalmente) Alberto e la scena pescarese coinvolta dal progetto...

Si sente insomma quasi un clima di tifo per noi e per il progetto.
Ora le condizioni sembrano cambiate, i riflettori si stanno accendendo sul progetto, abbiamo avviato contatti e collaborazioni con Dps, Isfol e Regione Abruzzo, abbiamo acquisito competenze di project management anche dal punto di vista della gestione formale dei progetti europei, abbiamo imposto integrazioni critiche ai verbali (da consegnare in Regione) e un nuovo verbalizzatore. Anche le "condizioni di lavoro" presenti e future in Booster e dopo il progetto, sono quindi mutate. Gli altri partners sembrano averlo avvertito (non hanno nemmeno provato a fare proposte di attività alternative alle nostre), ma è importante che le istituzioni vigilino sull'effettiva e "adeguata" realizzazione delle proposte per il project work (non più al livello di quelle avanzate in primavera, ma comunque potenzialemente utili agli allievi e alla nostra rete territorriale di progetto).

Speriamo che questo sia l'inizio di una fase nuovamente vitale e interessante della presenza di The Hub in Abruzzo... The Times They Are A-Changin'?

Decadence - la fine dell'impero degli Enti di Formazione

Il sistema della formazione in Abruzzo sta cambiando. La Regione - che pure non si può vantare di alti standard di efficienza e buon governo - ha decuplicato il numero dei soggetti accreditati, ha imposto la revisione contabile, ha sostituito interamente la dirigenza dell'Ufficio Equal... A tutto questo (e altro ancora) si aggiunge la diminuzione drastica delle risorse comunitarie per il passaggio all'obiettivo 2.

Gli Enti di Formazione sono in ginocchio, commissariati, con buona parte del personale in cassa integrazione e sulla via del licenziamento, ormai senza capacità operativa.

Questo avviene dopo anni di "vacche grasse" sui fondi europei, nei quali queste strutture con un monopolio quasi totale del settore si erano iper-specializzate nel conoscere e rispettare "alla virgola" le migliaia di norme e requisiti solo formali richieste dalla Regione per ottenere i finanziamenti (che "garantivano l'impossibilità" per i soggetti realmente innovativi del territorio di accedere a questo tipo di canali di finanziamento, con un assurdo meccanismo di adverse selection) crescendo a dismisura e puntando ad accaparrarsi fondi in qualsiasi ambito di attività: dall'industria al turismo, dai detenuti ai giovani creativi. E con il tempo sono arrivate ad avere un cinismo (ancora più inquitante se si pensa che sono organismi interni ai sindacati nazionali) nei confronti delle attività che svolgono che li porta a concentrarsi "molto più" sullo scrivere le cose "giuste" con il giusto quantitativo di pagine (in modo da garantirsi la gestione di risorse che permattano il loro auto-sostenimento e quindi la giustificazione della propria struttura e del personale), che hai risultati.

In questo quadro da fine impero, i suoi protagonisti, che pure ne sono consapevoli, sembrano però non voler accettare che tutto cambi (quindi anche loro, pena l'esser messi definitivamente "fuori"), e continuano con i loro modi "da furbi" (che poi diventano spesso) arroganti e cinici a cercare di far pesare un potere che hanno sempre meno, non ammettendo i loro errori e rendendosi protagonisti di altri momenti negativi "da non dimenticare" per la storia del nostro progetto. Ne elenco qui alcuni, presi solo dall'ultimo mese, che mi hanno visto da "protagonista incredulo":
-la lettera inventata: il 24 settembre il coordinatore manda in allegato una lettera intitolata "Caro Marco" (dai toni amichevoli e pacati) che sostiene di aver inviato il 7 settembre in risposta a una mia mail, non ricordandosi di aver risposto alla mia mail con tutto il partenariato in copia e con ben altri toni due giorni prima, il 5 settembre (gli altri partners, dopo la mia denuncia, non diranno nulla, come se non fosse successo niente di strano...);
-brindisi ai (/alla faccia dei) fondi FSE: il 27 settembre, dopo le polemiche durissime degli ultimi 3 mesi, osservo basito gli altri partners brindare agli Equal (e mi trovo pure "costretto" a partecipare!) e sguazzare nella jacuzzi dell'albergo con vista sul golfo di Palermo (qui invece non partecipo) dopo la "formalissima" (e poco interessante) conferenza chiusa in anticipo dell'ultimo incontro transnazionale;
-i partners non leggono i documenti sul progetto (e alcuni manco sanno cosa sta succedendo!): il 15 ottobre ascolto incredulo a questa domanda fatta da un membro della PS di Booster: "ma cosa ne è stato di quella cosa che si doveva fare quest'estate? quella per la quale eravamo andati da Di Pietrantonio (Assessore ai Grandi Eventi del Comune di Pescara, ndr) ... non ho capito perchè non si è fatta..." (si riferiva al project work di Booster, affossato dalla PS a giugno-luglio senza neppure sapere bene di cosa si trattasse - evidentemente il problema non era quello -, come era chiaro dalle ripetute domande nelle riunioni di PS sul "cosa fosse un workshop etc.", nonostante la spiegazione fosse riportata in tutti i nostri documenti da mesi ...);
-tutte scuse?: durante lo stesso incontro, il 15 ottobre, si mette finalmente in chiaro che tutte le nostre proposte non avevano problemi di rendicontabilità, tant'è che si decide di tenerle e - assieme ad altre - di cercare di realizzarle, con modalità diverse però: spezzettate nel tempo e per partner della PS (ovviamente facendo perdere così di fatto molto del senso e della potenzialità che avevano inizialmente). Allora il problema era solo questo, di far cioè tenere ai partner il controllo sul loro budget e su come utilizzarlo?

Non basta però un partner in disaccordo per garantire l'utilizzo "decente" delle risorse sul project work e la realizzazione delle attività in modo "dignitoso", per ottenerlo e garantirlo è necessario il monitoraggio delle istituzioni, regionali e centrali: il rapporto con "la committenza", quello che stiamo ricercando da oltre un anno...

mercoledì 10 ottobre 2007

User generated policy?

Super di corsa, tra riunioni e concerti. Giusto un flash per fissare un'intuizione: a Roma, giovedì, ho fatto una discussione piacevole con alcuni amici dell'Unità di valutazione degli investimenti pubblici del Dipartimento di politiche per lo sviluppo, al Ministero dello sviluppo economico. Con loro stiamo pensando a un progetto di cui riferirò più avanti.
Comunque, si discuteva delle modalità di interazione tra centro ("il governo") e istanze territoriali; in UVAL pensano che passi poca informazione e ancora meno collaborazione vera, e io ho proposto e di agganciarci al web sociale per migliorarle. Solo che se stai in una rete sociale vera devi abbracciarne modalità e valori, esserne un nodo tra gli altri. E questo porta dritto verso una situazione in cui da un lato le istanze territoriali (si parla ovviamente di quelle forti e attrezzate dal punto di vista cognitivo) si troveranno non solo a proporre idee progettuali, ma anche criteri di valutazione dei progetti, e perfino obiettivi di policy.
Alla fine di questa fantasticheria Marco Magrassi e io ci siamo guardati, stupiti per l'enormità della cosa. Sono possibili le politiche user generated?

martedì 2 ottobre 2007

Mappa della creatività a Pescara

L'ufficio cartografico della regione Abruzzo avrebbe dovuto fare una mappa online con i dati del nostro Atlante della creatività nell'area metropolitana di Pescara, (una hit su Scribd: 1368 views al momento in cui scrivo) ma si è un po' perso nella burocrazia (bisogna chiedere l'autorizzazione all'ufficio formazione professionale, che segue i progetti EQUAL, e questo pare richieda mesi, anni.... è da gennaio che siamo dietro a questa cosa). Così oggi, in un impeto di do-it-yourself stile punk del 77, mi sono messo su Community Walk e l'ho fatta io. Ci ho messo un'ora, e ho usato un servizio gratuito di meshup del database geografico di GoogleMaps, il che solleva qualche interrogativo sul ritorno effettivo degli investimenti in tecnologia fatti dal progetto di e-government cartografico della Regione Abruzzo.

Siccome aggiornare il sito di Booster è sostanzialmente impossibile (scadute le password Aruba, non si capisce chi ha quelle nuove, la mappa la pubblico qui. Carina, no? Se zoomate, si vede molto bene il cluster della musica nel "quartiere latino" di Pescara Vecchia, sul fiume.

Ho caricato su Scribd una nuova versione dell'Atlante della creatività di Pescara che incorpora queste mappe.

Ideas for planning a weddingCommunityWalk Map - Atlante della creatività nell'area metropolitana di Pescara