eChallenges 2007, si riparte
Stamattina ho presentato il mio paper. Tutto molto meglio del previsto, visto che Roger Wallis mi ha concesso ben 15 minuti per farlo. In realtà devo essergli riuscito simpatico, perché dopo abbiamo parlato ancora parecchio. Anche a me è molto simpatico, perché è una miniera di dati e aneddoti, e in più è uno dei pochi accademici di livello molto alto con una posizione apertamente contraria alla legislazione attuale sul copyright. Ho scoperto che è anche un compositore: 40 anni fa ha scritto addirittura una canzone per Eurovision contest!
Oggi ho diviso il mio tempo tra le sessioni sui media, spesso presiedute da Roger e affollate di suoi studenti, e quelle sui Living Labs, concetto al quale mi ha introdotto Luca Galli di Neos che mi interessa molto. Mi sento in dovere di capirne qualcosa, visto che sono membro del core team del Milano Living Lab... qualunque cosa questo significhi. Qualcosa sto capendo, anche se non sono del tutto sicuro che questa sia davvero la mia scena.
Una cosa che invece si capisce sempre meglio è che IBM ha completamente rinnovato la propria cultura aziendale. Oggi ho incrociato Richard Straub, francese very senior, consigliere alla presidenza, ed era tutto un "get the big picture", "open up" eccetera. Che roba... Big Blue che mi diventa un'azienda di fricchettoni californiani! Scherzi a parte, sarebbe interessante capire se anche in Italia hanno questo approccio: potrebbero essere alleati preziosi nella policy. Sono sicuro che Fiorello Cortiana ne sa di più, devo chiederglielo.
5 commenti:
distinguerei tra "la scena" LL (o la rete vera e propria) e il concetto, che per certi versi è solo un modo diverso di chiamare il design partecipativo (per quanto pure questo sia un concetto-ombrello dai contorni abbastanza vaghi; ma le esperienze che vi si richiamano sono molto ampie. v la serie di conferenze PDC per un'idea).
Sono un po' d'accordo e un po' no. Sì, il concetto secondo me è evidentemente vincente mentre "la scena" lo è molto meno; no, LL è un'idea molto più precisa del semplice design partecipativo, forse ha contorni vaghi ma il suo centro è chiarissimo. PDC non so cosa sia.
fammi dissentire ancora un po' pure a me :)))
1 il concetto come tale sec me ha una storia interessante ma "vincente" è troppo forte. le organizzazioni/reti che nei giri IST si mettono il cappello LL se lo tolgono poi quando è il caso (e la cosa non mi scandalizza affatto per inciso)
1 ps la scena per la mia esperienza (da aggiornare però) è fatta di persone e valore diverso, anche all'interno delle singole organizzazioni/reti. chiaro che un bilancio si può sempre fare etc
2 il design partecipativo è sì un'idea semplice ma per nulla imprecisa: ha ispirato e ispira certamente esperienze e modelli diversi (tra i quali e fortissisimamente la tradizione scandinava e finnica che al di là della paternità del nome ha generato LL come movimento o lobby)
3 PDC-partecipatory design conferenze è la serie storica di conferenze scientifico-accademiche dedicata al participatory design. non sono un habitue ma ho partecipato ;) a quella del 2006, per una volta in italia; parlando con la gente, vedendo i paper etc. mi sono reso un po' conto di quanta roba è stata fatta e si fa ancora in questa direzione
Usi due user diversi, così puoi dissentire anche da te stesso! :-))
Ovviamente tu questa scena la conosci molto meglio di me, per era un debutto assoluto. Ho provato a fare una megasemplificazione.
Mi sta scrivendo Jesse Marsh, che si occupa del Sicilia LL. Lo conosci?
verissimo, del resto pensa a quanti hanno litigato col loro doppio anche prima di internet ;) -- cmq no sorry non lo conosco
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