martedì 24 luglio 2007

riflessioni post WaveCamp





Di ritorno dal WaveCamp dove sono stato chiamato a coadiuvare i due organizzatori del camp Stefano Vitta di Fon (sponsor ufficiale della manifestazione assieme a Tiscali e Yahoo! Musica) e Andrea Lodi (aka Pelodia) della Fondazione ArezzoWave Italia.

Al WaveCamp, tre giorni di "non-conferenze" all'interno del festival ItaliaWave, si è parlato di musica e nuove teconogie, spaziando dal diritto d'autore alla creazione di reti wireless (spunti anche per i nostri possibili progetti futuri a riguardo). Trovate un bel resoconto qui, o guardando fra i post segnalati da Blogbabel sull'argomento.

Il grande Robin Good ha filmato e reso disponibili gli interventi del sabato: qui trovate la prima parte e qui la seconda. Ci sono stati diversi talk molto interessanti da riprendere e sviluppare nel "nostro" barcamp sulla musica, solo per fare alcuni nomi degli intervenuti: Stefano Quintarelli, Manlio Mallia (Siae), Leonardo Chiariglione (inventore del formato mp3), Fabrizio Meli (Tiscali Media), Claudio Cicali, Enzo Baruffaldi (Polaroid blog), Luca Mascaro (Dada.net), Gabriele Lunati (Elioelestorietese.it), Alessandro Bogliolo dell'Università di Urbino, Maureen Cassera (Yahoo! Musica), etc. etc. Credo ne metterò qualcuno direttamente visualizzabile su questo blog, ma vi consiglio vivamente di fare un giro su RobinGood.tv per vederli tutti.

Gran bella esperienza per me, nonostante il caldo infernale (online la tre giorni viene ricordata come MicroWaveCamp o HellCamp :) che ha messo a dura prova i campers e noi.

Una cosa è certa, del rapporto fra musica e tecnologia c'è ancora parecchio da dire, e al MusicCamp cercheremo sopratutto di far partecipare alla discussione i musicisti e il pubblico (cosa non riuscita al WaveCamp per "questioni climatiche"), ancora non abituati a questo tipo di incontri e ad affrontare ed utilizzare pienamente tutti gli strumenti che le nuove tecnologie mettono loro a disposizione.

6 commenti:

Alberto ha detto...

Hai assolutamente ragione: i musicisti sono in genere ancora abbastanza lontani dalla tecnologia di cui hanno disperatamente bisogno.

Anonimo ha detto...

più che altro, cosa ancora più aberrante, sono sicuri che che la tecnologia non serva o che possa snaturare il proprio lavoro.

Siamo al punto in cui la "tecnica informatica" non serve quanto la "consapevolezza informatica".

ciao da quello citato da Marco nel post.

Alberto ha detto...

Mmmm. Buon punto, ma non credo ci sia un "problema informatico", quanto un "problema tecnologico".

Piergiorgio Lucidi ha detto...

Si è vero, musicisti ed artisti in generale, scrittori e pittori, non ritengono necessaria la tecnologia non sapendo quali siano veramente le opportunità che si lasciano scappare, molti miei conoscenti ed amici la pensano proprio così, altri invece non fanno niente solo per pigrizia.
Basti pensare, ad esempio, ad una mostra virtuale organizzata su Second Life, grande opportunità per un pittore o un vignettista; oppure alla distribuzione della propria opera nel web senza intermediari e sotto una valida licenza tra quelle liberamente disponibili.
Io sotto il profilo musicale sto cercando di sfruttare tutte le opportunità ed i risultati li ho avuti istantaneamente: pubblicazione su una netlabel, pubblicazione in tutte le edicole italiane e partecipazione ad alcuni jazz festival nazionali per non parlare all'opportunità di andare a suonare all'estero grazie al contatto di un tour manager statunitense.
Direi che senza queste nuove opportunità di pubblicazione forse non sarei mai arrivato dove sono ora.
Bisogna comunicare e pubblicizzare quanto più possibile tutti questi nuovi mezzi del Web 2.0 .

Anonimo ha detto...

@Alberto

Sì, hai ragione.

Il sottoinsieme informatica fa comunque parte del grande insieme "tecnologia", bisogno primario.

230GB ha detto...

salutasse! tutto bene? ti sei ripreso dal gran caldo della piana fiorentina?

come procedono i tuoi progetti? spero bene

ho finito il primo video, una specie di clip, del Wavecamp... spero che ti piaccia!

facci sapè
ti dò il link al blog dove c'è il video
http://230gb.blogspot.com/
ciaò a presto, alberto