domenica 2 settembre 2007

Dal Vulture a Matera


Oggi niente autostrada: statale Adriatica fino a Foggia, poi una svolta in direzione sud sulla statale 655, abbandonando la zona del Gargano e dirigendo la BMW verso il monte Vulture, e - finalmente – la Basilicata. Dopo l'affollamento delle regioni adriatiche del nord e del centro la zona del Vulture sembra ancora più spopolata: i paesi sono pochi e molto distanziati tra loro. Mi sono fermato a Melfi, appena a sud del confine regionale, sede del famoso investimento “prato verde” della Fiat. Mi aspettavo una tetra company town raccolta intorno allo stabilimento: sono rimasto sorpreso due volte. La prima perché l'insediamento Fiat/SATA, che è stato costruito abbastanza lontano dal paese; la seconda perché Melfi è bellissima, cinta di mura, con un parco molto ben curato appena fuori dalle mura stesse, un castello normanno ben tenuto e ben segnalato, un palasport nuovo di zecca, un teatro fresco di restauro, una stagione estiva di eventi et cetera. Capisco che la faccenda Fiat abbia consenso qui!
Dopo Melfi ho proseguito verso sud, attraverso le montagne del Vulture; mi sono lasciato Potenza sulla destra (ci tornerò martedì) e ho preso la statale 407, che corre sul fondo della valle del fiume Basento e collega Potenza con Matera. E' una strada nuova, a scorrimento veloce, non c'era nessuno e non attraversa nessun paese. Ho provato a lasciarla per prendere la vecchia via Appia, che evidentemente era la via di comunicazione tra Potenza e Matera (anzi, fra Napoli e Taranto, con Potenza e Matera in mezzo) prima che costruissero la Basentana: niente, ha molte più curve ma anche lì i paesi sono pochi e molto distanziati tra loro. Evidentemente qui la strada consolare non ha funzionato come la via Emilia, che ha generato un forte sviluppo su una striscia di territorio. Qui le strade servono ad andare da un paese all'altro, non sono un posto dove si vive, come da noi.
C'è pochissima gente: la Basilicata ha 600.000 abitanti in tutto, e qui sei capace di guidare cinque minuti di fila sulla strada che va da Potenza a Matera senza vedere una casa o incontrare un altro veicolo. Sono paesaggi bellissimi, a cui lo spopolamento aggiunge senso di mistero. E alla fine... Matera, bellissima, inimitabile.
Arrivando da sud, ho avuto l'impressione che Matera fosse fisicamente affacciata sulla Puglia. Non solo è parecchio più vicina a Bari e a Taranto che a Potenza, ma a est non ci sono montagne o valli profonde a separarla dalla Puglia. Anzi, ci sono diverse cittadine pugliesi vicinissime; Altamura, Gioia del Colle, Gravina, Santeramo...
Alfredo Scalzo è arrivato poco prima di me, ci siamo incontrati in albergo per andare a cena: a fine serata, una gradita sorpresa è stata la serata finale di Gezziamoci, il festival organizzato da vent'anni dall'Onyx Jazz Club (Alfredo, Rossella Tarantino e io avevamo intervistato il presidente dell'Onyx, Gigi Esposito, durante la visita precedente). Il festival sembra andare molto bene, anche grazie all'escamotage di abbinare i concerti a degustazioni di prodotti forniti dagli sponsor.

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