Investire in conoscenza per spendere meglio le risorse pubbliche
Eccomi di nuovo in Basilicata per lavorare a Visioni Urbane. Questa mattina abbiamo fatto un vertice DPS-Regione per ragionare sulle procedure amministrative per ristrutturare gli spazi creativi; il clima è buono, mi sembra che non ci saranno grossi intoppi né sugli obiettivi né sugli strumenti. Mi ha colpito una cosa che Lorenzo (Canova) ha detto ieri sera e poi ha ribadito in riunione, e cioè che per spendere bene il denaro pubblico devi investire molto in conoscenza. Nel caso di VU, gli spazi laboratorio creativi contano su 4,3 Meuro, e secondo Lorenzo sarebbe ragionevole spacchettarne 3-400K da destinare a assi di intervento immateriali, con titoli come “conoscenza” o “internazionalizzazione”. Del resto è del tutto ragionevole: il risultato di questa azione sarà l'apertura, in Basilicata, di 2-4 centri culturali nuovi, e investire in competenze gestionali, relazioni e visione del mondo è probabilmente il modo più efficace per fare sì che questi centri possano funzionare bene, che ci sia gente che sa come utilizzarli. Ho scritto una cosa simile nella ricerca sulle politiche di sostegno alle creative industries nel Regno Unito ma, per qualche ragione, ascoltare Lorenzo che propone di creare interi assi di intervento, spostando risorse dai cantieri edili alla conoscenza, mi fa un grande effetto!
Oggi pomeriggio riunione di redazione del blog di VU con Rossella e le Charlie's Angels. Domani abbiamo un incontro con i creativi, e anche questo è molto gettonato: ci troviamo in Regione, e siamo già in overbooking...
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